venerdì 1 aprile 2016

POTC IS BACK ALL RIGHT

Eccomi.
Che sarei tornato era cosa certa, ma il giorno era del tutto ignoto. Mi accorgo solo ora che il mio ultimo post risale al 2015, anno in cui avevo ancora stretta in mano la mia vita. Mi sono preso una pausa di scrittura, senza nessuno motivo. A dire il vero non avevo molta ispirazione, può capitare.

BANDO ALLE CIANCE

Con l'arrivo della primavera il mio modello di vita inizia ad essere il POLPO PAUL.

polpo paul con la faccia da thug life


Quel polpo rimastino prevedeva li risultato della partita dei mondiali, scegliendo tra due cellette contenti il cibo. Questa parafrasi nonsense per spiegare che bisogna iniziare a fare delle scelte, ovvero: Vuoi partecipare o meno alla vita sociale di  Milano?
Il fatto è questo: l'inarrestabile avvicinarsi del fuorisalone + sprazzi di primavera che hanno inesorabilmente portato la tipe ad indossare quell'incoerente outfit fatto di pantaloni corti + cappotto di alpaca,  ha fatto sì che la mia bacheca di FB venisse invasa da eventi. Cerco con grande attenzione di selezionare quelli a cui si può andare senza incappare in una coda stile Expo Giappone 2015, soltanto per portarmi a casa una tartina fatta di foigras e erba cipollina con consueto commento alla Cannavacciuolo wanna be "Buona eh, però ci avrei messo più sale."
Fiù, fatemi respirare. Sto scrivendo in apnea. Ma tra l'altro ha senso quello che dico? Boh

Il grande ago della bilancia del "parteciperò o no all'evento" è il numero di persone che hanno messo attending. Tipo che se supera i 1k la mia reazione sarà questa:

SBATTI VERO



mollatemi

Netflix sta risucchiando la mia vita sociale a 'mo di Disennatore e mi sta facendo venire voglia di comprarmi la coperta con le maniche, segno universale che la vita sociale è completamente finita.
La verità è che dopo anni sono in grado di stilare una lista delle persone che incontrerò durante la serata, e questo la rende ovviamente meno interessante. Eccola:

Finti creativi milanesi. La squadra principale. Total black, anellozzo tipo toro sotto al naso, cappello della carhartt nero infeltrito + bomberino di h&m. Le tipe si spingono fino alla frangia alta 1 millimetro, dettaglio affloscia C***zo since 1997.
La cosa assurda che questi sono tutti creativi, sia che gestiscano un'agenzia sia che ruttino cetriolo dalla finestra del bagno. "Di cosa ti occupi" "mah boh, faccio delle grafiche fighissime per una serata, no top, poi conosco Burlon, comunque voglio andare a vivere a Londra perchè in Italia non si può lavorare"







Aristofreak milanesi. Sciarpa arancio, spilla con fiore rosa realizzata in lanacotta e comprato al mercato Equo Solidale, Camper, zaino della quequa, che poi zio mica devi scalare il Duomo. Anche loro giocano a farei i creativi però sono più i creativi anticoncezionali milanesi, quelli da circolo letterale. Quelli che ascoltano i Baustelle. Basta passargli accanto e sentire una frase tipo "Quel libro di Montale..."


must have per la festa in tortona






MA PUOI




Meridionali che arrivano a Milano e diventano gay. Non devo aggiungere altro commento.
Nothing wrong per nessuno eh, si fa per ridere regà dai.

Vezze. Vezze che hanno letto su Vivi Milano che ci sarà un rinfresco e si scavallano il tarallo a vicenda pre "Ballando con le stelle" con le amiche. Tutte con capello fonato violento.

La fashion blogger trash. La classica tipa che crede di contare nel mondo virtuale per i suoi 1k follower su Instagram. Quella che non è ancora arrivata ad essere invitata nei feste dei VIPS, e quindi si riversa negli eventi di noi poveri cercando però di spiccare. Segni particolare: gira sempre con una copia di Kinfolk + tazzina del caffè per foto molto creativa.



No ma creativo. Senza pixel sta foto poi


Sia chiaro che amo andare alle feste, ma vista la situazione di cui sopra + quantità di persone riversate in città dopo essere state sfrattate dall'Expo me le fa odiare.
Ma ieri, oggi  dopo il lavoro, sono voluto andare oltre a questi pregiudizi e mi sono recato ad un evento. Com'è finita? Beh se sono catrafatto sul divano a scrivere un motivo ci sarà.